Evo, toccasana per la mia pelle

Le proprietà cosmetiche e terapeutiche dell’extravergine non sono mai state un segreto ed erano conosciute ed apprezzate dalle antiche civiltà del Mediterraneo. Che l’olio fosse un toccasana per la pelle ed i capelli era noto ai greci come ai romani e la letteratura è impregnata di succo d’oliva, sia che si parli di medicina che di cosmesi. Ampi riferimenti si trovano già nelle opere di Ippocrate (V-IV secolo a.C.), nel “De Agri cultura” di Marco Porcio Catone, nel ricettario di Galeno, nella “Naturalis Historia” di Plinio il Vecchio, con una cinquantina di unguenti all’olio d’oliva. Se ne parla perfino negli scritti del medico naturalista Pedanio Dioscoride e nel “Medicamina Faciei Femineae” di Ovidio, considerato uno dei più autorevoli trattati di cosmesi dell’antichità.

L’extravergine che non ti aspetti

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L’Evo come “anti-age”, come lenitivo, perfino come antibatterico. Ma dove sono custodite queste miracolose proprietà? Chimicamente parlando si trovano nella frazione insaponificabile, quella che aumenta il valore nutrizionale e sensoriale di un Evo distinguendolo da altri oli vegetali. È costituita da “componenti minori” (2% del peso dell’olio) ma racchiude centinaia di sostanze benefiche. Basti pensare a idrocarburi come i carotenoidi, alle vitamine A,D,E,K. Il Beta-carotene lo conosciamo perché è contenuto nelle creme solari. La vitamina E, inoltre, è un potente antiossidante, così come lo sono i tocoferoli che contiene. E sappiamo anche che la vitamina A ha proprietà rigeneranti. Viene già voglia di spalmarsi una cucchiaiata di Evo o no? La vitamina E, come antiossidante, previene l’irritazione e l’invecchiamento della pelle, mentre la A è un rigenerante che aiuta a tenerla morbida, stabile ed elastica.

Una cura verde-oro

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L’extravergine è poi un agente lenitivo ed emolliente per pelli particolarmente secche. Può essere addirittura utile per lenire eczemi, ferite superficiali e bruciature. Prodotti a base di Evo sono particolarmente indicati per le pelli sensibili dei bambini o per la xerosi cutanea, un’estrema disidratazione della cute che colpisce braccia e gambe degli anziani. Da non sottovalutare l’azione antimicrobica, antimicotica e di regolazione della produzione di sebo. Non è un caso che l’olio di oliva venga utilizzato nella produzione di detergenti per capelli. Infine la protezione contro i raggi UV. L’olio di oliva, insomma, anche sulla neve, durante una sciata, può aiutarci a non subire gli effetti nocivi degli ultravioletti.

La saggezza degli “antichi”

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C’è un’altra cosa che i medici naturalisti del passato consigliavano: nella preparazione di unguenti a base di olio di oliva è preferibile l’utilizzo di olio da olive “acerbe”. Del resto sappiamo che gli Evo ottenuti da olive verdi o che hanno appena iniziato ad invaiare hanno una carica polifenolica maggiore e quindi più vitaminica. Un’oliva raccolta a gennaio, molto matura, avrà usato parte delle sue proprietà antiossidanti per rimanere il più possibile attaccata al ramo. Anche questo, Ovidio, Galeno e Pedanio, lo sapevano.

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